Per la rubrica #storiadelbeauty, qualche mese fa su queste pagine vi ho parlato della storia dell’eyeliner e oggi voglio raccontarvi invece la storia del mascara, altro prodotto must-have per il trucco occhi di ogni donna.
L’Antico Egitto non si smentisce mai
Come abbiamo già visto per l’eyeliner e la matita nera, gli antichi egizi furono dei veri e propri precursori del make-up. E non si smentirono con il mascara.
Scurire le ciglia era un’abitudine sia per gli uomini che per le donne, con l’obiettivo di render le ciglia più folte, proteggere dai raggi del sole ed intensificare lo sguardo.
Il periodo Elisabettiano del mascara
La storia del mascara ha però avuto i suoi alti e bassi. Infatti, dal Medioevo, le ciglia diventarono in qualche modo superflue (in alcuni casi considerate troppo sensuali) a tal punto che venivano rasate.
L’occhio doveva apparire pulito e “nudo” perché l’attenzione doveva ricadere sulla fronte che, a quei tempi, era considerata la parte più bella del viso di una donna. Pertanto, assieme alle ciglia, iniziarono a sparire anche le sopracciglia per far sì che la fronte sembrasse più alta e spaziosa.
In epoca Elisabettiana poi, diventò di moda tingersi ciglia e sopracciglia che dovevano essere abbinate con il colore dei capelli. Venivano utilizzati composti chimici che non facevano affatto bene, tant’è che i risultati a lungo andare comprendevano la caduta permanente dei peli o infezioni dell’occhio.
I primi anni del mascara e perché si chiama anche Rimmel?
Per arrivare al concetto di mascara che conosciamo oggi dobbiamo fare un balzo a fine ‘800.
Nel 1860 un profumiere francese di nome Eugène Rimmel inventò un intruglio di polvere di carbone e vasellina creando così il primo mascara moderno. Successivamente alla sua morte i figli vollero cimentarsi nel mondo cosmetico dando così inizio al brand Rimmel, diventato un vero e proprio sinonimo di mascara.
Oltreoceano intanto…
Se in Europa il marchio di Rimmel stava iniziando a sfondare, negli Stati Uniti – precisamente a Chicago – una ragazza di nome Maybel Williams diede il “la” al fratello farmacista Thomas Williams per una nuova invenzione. Vedendo la sorella cospargersi di vasellina le ciglia per rendere il suo sguardo più intenso, decise di aiutarla creando un panetto con polvere di carbone e… indovinate un po’? L’aveva chiamato “mascara”.
Questo prodotto doveva essere usato con uno scovolino bagnato, un po’ come accade ora per le soap brows. Così, nel 1915, Thomas Williams fondò il marchio Maybelline (Maybel+Vaseline) e iniziò a vendere il suo Lash-Brow-Ine.
Le varianti colorate e waterproof
Tra le varie evoluzioni che subirono i packaging dei vecchi mascara, ci furono dei cambiamenti anche nelle formule. Negli anni ’40 ad esempio venne inventato il mascara waterproof per le attrici (il composto precedente si scioglieva sotto i riflettori) e negli anni ’60 Revlon inventò il mascara colorato chiamato Brush-On Mascara.
Grazie a Revlon ed Helena Rubinstein comparirono anche i primi mascara a tubetto con lo scovolino a spirale come quelli odierni.
Storia del mascara: le locandine vintage
Le pubblicità vintage sono sempre molto belle da rivedere, specialmente quando si parla di brand ancora molto famosi come quelli che vi ho citato sopra. In questo modo si può vedere quanto un prodotto si sia evoluto, ma anche quanto quello che usiamo oggi non è poi così diverso dall’invenzione originale. Quale di queste locandine vi piace di più?
Il mascara ai giorni nostri
E’ o non è affascinante tutta questa storia del mascara?
Oggi abbiamo tantissime possibilità per rendere il nostro sguardo drammatico, possiamo dire che nella nostra epoca anche le ciglia finte giocano un ruolo fondamentale per un trucco occhi dall’effetto wow.
Ma se amate un look più naturale, i mascara esistono per ogni tipo di necessità: per allungare, volumizzare, incurvanre, separare, pettinare…. E abbiamo scovolini di tutti i generi: sottile, spesso, curvo, conico, a pettine.
Quali tipi di setole preferite per il vostro mascara? Qual è l’effetto che ricercate di più?
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