A volte succede.

A volte il tuo subconscio lavora per te ma senza di te. A volte capita che, improvvisamente, tran, senza preavviso ti ripropone alla mente persone che avevi ormai messo là. Là nel cassettino dei ricordi, delle memorie.
Non perché ti abbiano fatto qualcosa di male, non perché siano particolarmente da dimenticare, semplicemente le hai messe via. Le hai riposte in una zona sicura, nell’area 51 del tuo cervellino. Non perché riesumarle significhi necessariamente dolore, semplicemente devono stare là. Là nel cassettino. E ciao.
Però poi l’inconscio è dispettoso, e arriva sempre un giorno in cui inspiegabilmente eccolo lì. Come un ologramma, un fantasma o un parente che non senti dal ’15-18 eccolo che appare. E tu cerchi anche di capire perché ti riaffiora in sogno, fai anche un sogno strano, non capisci bene.
Però sogni che non c’è rancore, sogni che “è stata una delle persone più importanti della mia vita” (cit. dell’ologramma, mica mio).
E ti svegli, un po’ appagato, ma perplesso. Boh, chissà, avrò mangiato pesante ieri sera a cena.
Ma, del resto, anche Max Pezzali lo diceva:

Soltanto certe volte capita che
Appena prima di dormire
Mi sembra di sentire
Il tuo ricordo che mi bussa

Sonnitranquilli on the bed

Silvia_firma

 

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